buona notizia n.1

Non si può certo dire che io sia indulgente nei confronti delle Chiese e di quella cattolica in particolare. Ma il cuore e lo spirito possono manifestarsi ovunque… perfino dove non sono abituato ad aspettarlo. E con parametri altissimi rispetto alla media. Dunque è con grande rispetto e contentezza che vi segnalo MISNA, un sito intelligente e fuori dal coro. Pregano, ma non solo: parlano ed agiscono con chiarezza e coraggio. Per dirgliela col loro linguaggio: “Che siano benedetti”. Ce ne fossero! Me l’ha rivelato la forza e l’onestà di un’intervista a Padre Manuel Musallam, unico sacerdote cattolico della Striscia di Gaza, raggiunto dalla MISNA nella sua parrocchia della Sacra Famiglia.
Notevole davvero.

buona notizia n.2

c’è la rete ECO, ebrei contro l’occupazione, con un bel comunicato, a dimostrare che la questione non entra affatto con l’essere ebrei o altro, ma nasce dalla destra sionista.
Per quanto mi riguarda, avrebbe potuto essere la destra australiana, italiana, russa o giapponese… gli israeliani che oggi aggrediscono Gaza sono fascisti, ma non in quanto ebrei. Un colpetto alla pericolosissima imbecillità di chi ancora assegna agli ebrei, agli arabi, a qualsiasi popolo la responsabilità dei mali del mondo.

buona notizia n.3

Intanto in Israele si moltiplicano le manifestazioni, ed i media ignorano il movimento di protesta. A Tel Aviv il 26 dicembre convocata dalla “Coalizione contro l’assedio di Gaza”. Quella spontanea del 27 a Jaffa ed in una dozzina di città e villaggi in Cisgiordania. Una marcia di protesta e più di un migliaio di Ebrei e di Arabi a Tel Aviv, che si sono scontrati con la polizia davanti al Ministero delle Difesa. E il 28 nel villaggio di Ni’ilin, dove l’esercito ha aperto il fuoco sui giovani che lanciavano pietre, uccidendo un manifestante di 22 anni e lasciandone un altro di 20 anni in fin di vita. La sera stessa un’altra a Tel Aviv con questi striscioni: Intervento internazionale ora e Israeliani e Palestinesi sono contro la guerra. Lunedì 29 centinaia di studenti dei campus di Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme sono scesi in piazza. Altri davanti all’ambasciata egiziana di Tel Aviv per protestare contro il silenzio e la collaborazione dell’Egitto. Ancora nei giorni successivi manifestazioni, scontri con la polizia ed arresti sono continuati e continuano.
Dunque che ne dite? Non sono ebrei anche loro? Ripeto fino allo spasimo: parlare di ebrei invece che di destra sionista è menzogna, crederci è da imbecilli.
Ciò che continua a convincermi invece è la completa malafede degli artisti, scrittori e intellettuali che ai tempi del salone di Torino si affrettarono a schierarsi, oggi tacciono…

buona notizia n.4

fonte originale RebELLEs:
Gruppi di donne ebree canadesi del collettivo Toujours RebELLEs stanno attualmente occupando il consolato israeliano al 180 di Bloor Street West di Toronto per protesta contro l’aggressione di Israele sugli abitanti di Gaza.
I gruppi stanno continuando questa occupazione in solidarietà con il milione e mezzo di persone di Gaza e per assicurare che la voce degli ebrei contro il massacro in atto a Gaza è forte. Chiedono a Israele la fine dell’aggressione militare e dell’assedio alla striscia di Gaza e la garanzia che seguano interventi umanitari in quel territorio.

continua a leggere in italiano sul sito femminismo a sud.

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