agli amministratori, al pubblico

ASUNI 2007
festa della letteratura e delle arti
(Parole e visioni intorno al viaggio)


quarto anno: la sussistenza

Siamo al quarto anno: quello della transizione. Dopo tanta attività, proposte progettuali, presenze artistiche rilevanti… dopo tanto dispendio di energia produttiva, ancora non abbiamo la certezza di poter proseguire: non siamo entrati nel piano dei finanziamenti regionali, sussistiamo in maniera precaria, non ci è dato di progettare con tempi che rispettino la coerenza di un programma e la lungimiranza di uno sguardo non occasionale.

Eppure finora, grazie all’investimento professionale della direzione, agli sforzi esemplari dei volontari e delle Associazioni, a un impegno davvero grande dell’Amministrazione Comunale (che, ricordiamo, ha destinato il paese di Asuni alla produzione di cultura) ce l’avevamo fatta. Il primo anno l’idea guida era quella della migranza, il secondo della appartenenza, il terzo della memoria.

Quest’anno il tema portante sarebbe stato il confronto fra cultura metropolitana e rurale, le nuove tribalità urbane e quelle tradizionali, la relazione ideale fra le due periferie: quella dei grandi centri e quella geograficamente decentrata.

Ma abbiamo dovuto rinunciare all’idea prevista.

Ancora una volta non sono arrivati finanziamenti. Poeti e scrittori, artisti visivi con progetti specifici, musicisti, performers, attori, laboratori… niente di tutto ciò è stato visto o valutato di livello adeguato dagli operatori pubblici della cultura.

Questo non ci offende – non si installa artificiosamente uno sguardo in chi non lo coltiva – ci lascia soltanto una profonda amarezza che viene dal riconoscere un’assenza di attenzione, una superficialità da parte di chi dovrebbe rapportarsi con la sostanza delle idee, mentre sconfortevolmente ancora non è capace di distinguere un progetto da una kermesse, un pensiero da un atto che non ha altro valore che quello di attingere in maniera puramente tecnica alle agende dei promoters di spettacolo.

Due anni fa, per il convegno di Ghilarza, facemmo arrivare una lettera al Presidente Soru chiedendogli di riflettere sulla questione, di voler differenziare lo spettacolo dalla cultura, di saper riconoscere i progetti… Un’idea che probabilmente gli apparteneva, o da cui attinse immediatamente senza citare la fonte, dato che aprì il convegno sulla cultura esprimendo il medesimo concetto. Ebbene: da allora niente è cambiato.

Intanto noi procediamo nella sostanza tralasciando, forse troppo colpevolmente, di coltivare amicizie politiche che ci possano rendere il cammino più agevole. Ma il nostro stile è quello di pretendere un confronto aperto sui progetti e non rinunceremo ad imporre questo paradigma fondamentale. Siamo certi della nostra differenza, della qualità delle idee. Riconsegnamo il problema della capacità di uno sguardo sull’intelligenza a chi istituzionalmente dovrebbe assumerne l’incarico: sta a loro essere capaci di vedere, non a noi di pietire finanziamenti che crediamo dovuti.

Quest’anno aprirà LOGOS (luoghi, pensiero… il pensiero dei luoghi), un Centro residenziale di produzione artistica e progettazione culturale. Un ulteriore passo nell’affermazione di dignità di un villaggio dell’interno che decide di produrre cultura. E qui ripetiamo lo slogan che ci ha condotti finora e che qualifica l’etica di un progetto-guida (non siamo noi a definirlo così) in un rapporto reale ed equilibrato col territorio secondo un modello di sviluppo sostenibile per conservare dignità, coscienza etica e tensione partecipativa nei suoi abitanti.

LOGOS produrrà e distribuirà le sue produzioni (musica, arti visive, letteratura) di livello internazionale. Un corso di formazione farà crescere competenze e professionalità gestionali in alcuni giovani della zona. Rinviamo le informazioni a fra poco, quando il discorso si farà concreto.

Intanto il Progetto Asuni resiste, Asuni FilmFestival è alla terza edizione ed i cantieri procedono: nuovi servizi, il recupero delle strutture abitative e di accoglienza – la miracolosa nascita di 120 posti letto in un paese di 397 residenti – fanno sperare e producono nuovo coraggio. La rete dei rapporti con la zona si estende come avevamo annunciato: cominciamo a pensare di poter offrire servizi al territorio.

Caro pubblico di Asuni, siete cresciuti con noi, ci avete sostenuto, gli artisti che abbiamo ospitato in questi tre anni sono ripartiti commossi dall’accoglienza e toccati da un ascolto preparato e profondo che ormai ha raggiunto livelli di eccellenza. Quest’anno vi chiediamo di comprendere: senza finanziamenti non si può programmare e noi vi abbiamo abituati ad un’offerta culturale attenta, non casuale. È troppo tardi per attuare il progetto di arti visive, tante altre cose mancheranno, soprattutto la coerenza che ci ha sempre distinti. L’unico punto su cui non arretreremo è la qualità delle proposte. Ma sappiate che è un anno di passaggio, dimostrativo, non programmato, di sussistenza appunto. Se arriverà un tardivo finanziamento, faremo festa insieme, come sempre, alle Domus de Janas, nelle lollas, all’anfiteatro.

Con la speranza che la Sardegna riesca a decolonizzarsi ed a produrre pensiero dell’arte e della cultura in modo non subordinato.

sperando di riabbracciarvi anche quest’anno

la popolazione di Asuni
Sandro Sarai, il sindaco
Alberto Masala, il direttore artistico

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i siti che hanno ripreso la lettera – li ringraziamo moltissimo

l’altra voce (Francesca Falchi)
auroratomica (Francesca Falchi)
Michela Murgia
Sorelle d’Italia (Michela Murgia)
Smemoranda.it (Antonio Incorvaia)
Oristanesi.it (Marco Piras)
nakkiolo (Matteo Miavaldi)
emigrati sardi
su barralliccu
spettacolo sardegna
CUEC (Mario Argiolas)
Patrizia Caffiero

agli altri non presenti in questa lista, che non abbiamo individuato o non ci sono stati segnalati, chiediamo scusa

68 commenti

  1. >Ero appunto passata per avere le consuete informazioni. E, ora mi rendo conto, mi tocca dire ‘consuete’ con virgolettato amaro.

    non ho parole!

    Rr

  2. Giulio Angioni

    >Caro Sindaco, caro Masala, ho letto e condiviso, anche il disappunto.
    Anch’io sono di quelli che sono stati ad Asuni a vivere il miracolo, prima increduli e poi commossi.
    Io sono negato per l’organizzazione, ma vi prego di contare anche su di me per quel che posso fare, come scrittore, come studioso magari, ma soprattutto come estimatore del progetto e delle idee che sono nate e nasceranno ad Asuni e nei dintorni, migranti o stanziali.
    A presto
    Giulio Angioni

  3. >sono furiosa … pensavo sinceramente che asuni sarebbe entrato di diritto nel circuito dei finanziamenti regionali… lo spessore e l’esperienza sociale sono di gran lunga superiori ad eventi – finanziati – che di culturale hanno solo il nome.

    grazie tiziana

  4. Sindaco Santu Lussurgiu

    >Carissimo collega,
    colgo l’occasione per esprimerti la mia personale solidarietà. Anche noi lussurgesi siamo da sempre impegnati nella valorizzazione della cultura, attenti a non cadere nel consumo della cultura e della letteratura, per questa ragione diffidiamo delle defatiganti carrellate di personaggi, degli ingorghi tematici e delle contemporanee maratone di incontri che sembrano caratterizzare alcuni festival. Noi stiamo continuando un percorso iniziato cinque anni fa, quest’anno abbiamo cambiato formula e abbiamo spostato il nostro Itinerari di letteratura “A Libro Aperto” a San leonardo di Siete Funtes.
    L’ aspirazione è quella di far diventare la suggestiva borgata montana del Montiferru, il luogo di riflessione critica sulla produzione letteraria nazionale ed internazionale e il luogo per far conoscere, a un pubblico ampio e diversificato, la pluralità e la ricchezza dei linguaggi e delle culture presenti nel panorama culturale sardo ed europeo. Un festival, quindi, non concorrente ad altre manifestazioni, ma uno spazio culturale nuovo, che integra e completa la rete di iniziative e di proposte culturali territorialmente distribuite.

    Speriamo che la Regione distribuisca le risorse in modo più equilibrato tenendo conto, appunto, della pluralità delle offerte culturali promosse dal territorio.

    con simpatia Emilio Chessa

    PC. Mi farebbe piacere se potessi venire a San Leonardo il 13- 14 e 15 luglio per i nostri Percorsi di letteratura.

  5. Giorgio Todde

    >Gentile Sindaco,
    nonostante la mia “avversione” generica per i sindaci, capisco bene le difficoltà di chi amministra e conosco il progetto di Asuni. Le risparmio la parola “cultura” e le risparmio pensieri personali sull’argomento. Concordo con lei con il fatto che la cultura non subisce tagli e che, casomai, si tagliano i fondi ma non la “cultura”.
    Se in qualche modo posso essere utile all’idea del vostro progetto (chiamatelo pure festival ché non è un peccato) mi consideri, per quello che posso, almeno un amico dell’idea.
    Un abbraccio, Giorgio Todde

  6. Michela Murgia

    >Non solo la condivido e la firmo, ma la faccio girare e firmare tra le mie conoscenze e sul mio sito.
    Non sentitevi soli.

    Michela

  7. Massimo Carlotto

    >Caro Alberto, aderisco con piacere. ciao. Massimo

  8. Daniele Barbieri

    >Aderisco.
    Daniele Barbieri

  9. Libreria "La Pergamena"

    >Riceviamo e, condividendolo (a parte il concetto di “sviluppo sostenibile”… da chiarire), “rigiriamo” il seguente documento che ci sembra molto utile per una riflessione profonda sui valori e la conseguente politica della nostra società, con particolare riferimento al settore culturale.

    Cari saluti

    la vostra Libreria “La Pergamena”
    tel/fax 0783.75058 – libreria
    eMail: lapergamena@tiscali.it

  10. Roberto Barbanti

    >Caro Alberto, sono profondamente solidale con la tua ricerca e il tuo impegno. Come anche tu affermi, credo che abbiamo assolutamente bisogno di cultura, di conoscenza, di poesia e non di kermesse.
    Sostengo dunque la vostra lettera-petizione con forza.

    Come sai il nostro centro Pharos è stato invitato ai 100 giorni in Difesa della Natura alla Biennale d’arte di Venezia.
    Se lo ritieni opportuno potrei leggere il vostro comunicato o potresti parlarne tu direttamente il 15 e 16 Settembre a Venezia.

    Un abbraccio solidale
    Coraggio
    Roberto

    Roberto Barbanti
    Département Arts Plastiques (UFR I)
    Universit・Paris 8

  11. >ciao Alberto!
    sottoscriviamo molto volentieri questa “ormai” petizione di cui non avevamo avuto notizia
    hai perfettamente ragione e a fronte dei finanziamenti che sono stati dati qualche settimana fa solo a quei festival riconosciuti, dispiace molto vedere che un progetto come quello di Asuni, che si differenzia da gli altri per i percorsi, le idee, i luoghi e le persone venga messo in stand-by. Un progetto che nasce in un paese di meno di 400 abitanti, un paese che se ragioniamo come i demografi, quasi non esiste perchè è sceso sotto la soglia dei 500, unità minima.
    forse bisogna ungere, supplicare, diventare amici dei politici….. ma come diceva un tale quando diventeremo così abbatteteci!!!
    conta su di noi
    Francesca, Ida, Carla- Parolerivelate

  12. >Forse questo è il momento peggiore per fare cultura in Italia. Il peggiore, e, per lo stesso motivo, il migliore. State lasciando un segno: tenete duro.

  13. >Carissimo Sindaco e Cittadini e Volontari di Asuni, sono una semplice fruitrice di questo tipo di manifestazioni e la mia qualità della vita è migliore grazie anche alle Vostre iniziative. Non so come poterVi essere utile, ma nel caso di per esempio una sottoscrizione per raccolta fondi potete contattarmi presso la mia e-mail: anurai@virgilio.it. Se ci sono volantini da distribuire potete mandarli in allegato sempre a questo indirizzo. Forza e coraggio! PER FAVORE NON ARRENDETEVI!!!!!

  14. >Alberto.

    Troppi politici,
    sull’osso come cani,
    con il loro contorno
    di ballerine e nani,
    ultimamente, a sentir pronunciare
    questa brutta parola cultura,
    per questa Isola
    merce forse troppo pura,
    sono certo metterebbero
    mano alla pistola.
    Immagino sia la cosa
    che hanno più dura.

    Non preoccuparti,
    hanno difficile mira,
    con i loro occhi storti.
    Ma la cosa li rassicura,
    e li rende più forti.

    Solo una cura per chi ha avuto
    tutto. Troppo facilmente.

    La cultura dei poveri,
    la cultura della memoria permanente,
    la cultura del perdente,
    per la poesia immanente,
    quella sempre vicina alla gente,
    Per loro non ha storia.
    Perché non paga.
    Genera solo disprezzo.
    Perché si nutre di idee
    e uomini e cose
    che non hanno mai avuto un prezzo.

    Gli altri, quelli come noi,
    quelli che sanno,
    che sono niente,
    quelli che non fanno
    niente di brutto,
    quelli sani, fortunatamente,
    mettono una mano sul cuore
    e una sulla mente.
    E pensano che sia giusto,
    proseguire nonostante tutto.

    Sono presente,
    anche io con te,
    con voi.
    Immagino saprai chi sono,
    sono quello che non vale niente.
    Fatti vivo quando vuoi.

  15. Bianca Maria Garavelli

    >Sottoscrivo con piacere, aderendo all’invito di Michela Murgia.

    Bianca Garavelli

  16. Antonio Incorvaia

    >Sottoscrivo anche io la (non) Petizione, prendendo atto una volta di più di come in Italia, stranamente, manchino sempre e soltanto i fondi per progetti di ricerca e iniziative culturali.
    Poi ce lo ricorda Gian Antonio Stella per chi e per che cosa, invece, si trovano illimitati e pronti all’uso in qualunque momento…
    Il vostro esempio è, tragicamente, uno dei tanti. E, in casi come questo, “Mal comune / doppio dolore”.
    In bocca al lupo!

  17. >caro alberto, caro sindaco, cari asunesi

    come non essere con voi per sostenere il progetto ASUNI, voi per primo mi avete accolto nel cuore dell’isola che vive nel cuore del logu e della sua gente; del mio mito d’infanzia avete fatto una realta matura e del viaggio dei miei antenati avete aperto sul mare la scia del ritorno; di asuni siamo tornati a casa con parole e visioni, e queste di nuovo saranno tramandate di memoria nel nostro futuro, da due mesi sono nonno di un piccolo nanni, gli cantero nanneddu meu sai che a Asuni ti portero.
    Se avete bisogno di noi, siamo pronti, da ragazzo lotto per i miei fratelli sparsi nel mondo e so che Asuni è la nostra casa, quando c’è una difficolta nel giudicato delle stelle ogni mano aperto attizza una luce;
    mentre mi è arrivata la vostra lettera aperta stavo rileggendo la mia traduzione di “passavamo sulla terra leggeri”che uscira nel 2008 Atzeni scrive:
    “se esiste una parola per dire i sentimenti dei sardi nei millenni di isolamento fra nuraghe e bronzetti forse è felicità.”
    questa felicità l’ho vissuta ad Asuni.
    un abbraccio forte a voi
    Marc Porcu

  18. >hai tutto il mio sostegno e la mia firma e controfirma! un abbraccione dalla torrida extremadura iberica, luigi

  19. Jack Hirschman & Agneta Falk

    >caro—but of course we’re with you in asuni, aggie and me.

    it was one of the grandest weekends of our life.

    auguri to you all.

    sempre—jack

  20. Virginia Farina

    >la vostra trasparenza ha la forza di passare oltre i limiti di questa rassegna.
    spero che la circolazione di questa bella lettera accresca sensibilità e faccia crescere il festival-
    intanto buon lavoro per questo passaggio!

    ps. quando parti? come stai per il resto?

    un abbraccio
    Virginia

  21. Leonardo Capuano

    >caro alberto sono leonardo capuano ho saputo di asuni dal giuseppe loche e dal nosto sindaco coraggioso, sappi che vi sono vicino e qualsiasi cosa posso fare per dare una mano sono pronto a farla. ti abbraccio forte aspetto notizie. a presto leo

  22. Francesca Falchi

    >sottoscrivo questa lettera e scrivo articolo su blog e su giornale internet con il quale collaboro

    ….

    tua francesca

  23. >Sono Enrico Pili, l’autore del reportage dalla Repubblica Democratica del Congo “Adesso, a poche ore da qui” edito da Scuola Sarda Editrice (collana Carta d’imbarco) di cui ti invio con altra mail una locandina.
    Ti scrivo perchè aderisco all’appello che hai lanciato sul tuo blog.
    Perciò aggiungi pure la mia firma (Enrico Pili, segretario comunale,
    scrittore, Sestu – CA-) a quelle che hai già raccolto.

    Ti ringrazio e ti saluto – un saluto di pace e di amore – alla maniera dei poeti.
    Enrico Pili.

  24. Marco De Amicis

    >Gentili Signori,

    sottoscrivo la lettera aperta agli amministratori e dal pubblico riportata sul blog di Alberto Masala

    distinti saluti

    Marco De Amicis

    Ufficio Stampa NessunoTV
    (canale 890 di SKY Italia)

  25. Lidia Decandia

    >Sono molto dispiaciuta e perplessa di aver trovato queste notizie nella mia posta…Mi spiace che sia mancata quella sensibilità di cui parlate..ma purtroppo non mi sorprende. Ho seguito anche se in quest’ultimo periodo, per vicende personali, la crescita dei pensieri che hanno lievitato attorno a questo progetto e sono convinta che sia un progetto importante. Purtroppo come voi stessi avete comunicato ormai lo spettacolo ha preso il sopravvento…non disperiamo la pasta messa a lievitare fa gonfiare il pane. Sarà un anno di sussistenza da cui rinascerà con nuova forza..Un carissimo saluto e a presto

    Lidia Decandia

  26. Paolo Maccioni

    >Aderisco e sottoscrivo… quello di Asuni è uno dei progetti culturali più intelligenti cui abbia assistito. Non un festival mordi e fuggi, non si limita a usare solo l’ospitalità del paese… semina, forma e produce nel corso dell’anno, da anni ormai.
    Paolo Maccioni

  27. andrea tramonte

    >oggi ho scritto una cosa (non grande) ne Il Sardegna. a presto

  28. andrea tramonte

    >(pagina 36)

  29. >Sottoscrivo Alberto, ovviamente. E quant’altro serve. Baci Mia

  30. Simone Murru (ass.Chourmo)

    >tutta la mia solidarietà!

    simone

  31. Alberto Masala

    >ad Andrea Tramonte

    non so dove scriverti, dunque provo a parlare da qui sperando che tu legga.

    Ti ringrazio per aver dato la notizia – un solo appunto, ma non a te: al titolista dell’articolo

    infatti scrive: Alberto Masala si sfoga:”il mio festival snobbato”

    beh, che sia chiaro: NON E’ IL MIO FESTIVAL, MA DEGLI ASUNESI.
    Personalizzare l’evento significa, a mio parere, togliergli molto del suo carattere fondante.
    Io faccio il programma e mi rendo tramite e garante con gli artisti, ma il festival NON è MIO. E’ di tutti quelli che ci lavorano, che offrono le case, che sperano di cambiare qualcosa.
    Anzi, se riuscirò ad individuare un direttore artistico di spessore (o a farlo crescere) ti assicuro che mi farò immediatamente da parte. Lo dico da tempo e, finora, ho sempre mantenuto le parole che spendo.

    Io cosa voglio?
    A me interessa il progetto politico, nel senso migliore della parola, e da quello non mi assento.
    Scommetto sull’utopia di poter usare l’arte e la cultura come elemento di riscatto e di evoluzione (anche economica) di un territorio periferico, interno, sardo… A me interessa più LOGOS, cioè la produzione d’arte. E la crescita di professionalità, la consapevolezza progettuale e gestionale.
    Il fatto che la Regione, o chi per essa, NON ABBIA CAPITO LA PORTATA e LO SPESSORE DEL PROGETTO, QUESTO SI’ CHE MI OFFENDE. Come penso sia un’offesa all’intelligenza ed alla dignità di una comunità.
    Sono demoralizzato dal clima supponente che circonda l’ambito della cultura in Sardegna.
    NON ESISTE ALCUN PROGETTO POLITICO e, quando ne nasce uno come ASUNI, neanche se ne accorgono – O FANNO FINTA DI NON VEDERE (ne ho i dati concreti).

    Non prendere le mie parole per uno sfogo – sono abituato a parlare chiaro e diritto.

    ti ringrazio ancora sinceramente, l’articolo è prezioso e, tranne nel titolo, informa correttamente.

    ti auguro buon lavoro
    alberto masala

  32. >aderisco all’appello. Non capire, o fingere di non vedere, l’importanza e il valore del Progetto Asuni è un’offesa e un insulto all’intelligenza e alla dignità dell’intera comunità dei Sardi.
    Mimmo Bua

  33. >abbiamo segnalato la Vs lettera anche sul nostro blog. buona fortuna, a sibiri…

  34. Giulia Clarkson

    >Caro Alberto,
    cara Asuni,
    avete dato vita ad un bellissimo progetto , con fatica avete aperto le porte della possibilità laddove era difficile anche immaginarle.
    Che la sussistenza, come l’improvvisazione, porti quest’anno l’essenza del meglio.

    Tutta la solidarietà e l’appoggio che potrà essere utile.
    Giulia Clarkson

  35. >conoscendo quanto è duro fare cultura in sardegna, vedendosi passare avanti i venditori di “eventi”, che niente hanno a che fare con la cultura, aderisco al vostro appello.
    Sono stata ad asuni l’anno scorso ed è stato meraviglioso. Stringete i denti.
    Letizia Tedde

  36. >salve, ho ricevuto la lettera dalla Murgia e mi fa piacere appoggiare l’iniziativa. questo commento basta o devo fare qualcos’altro?
    tenete duro. Roberta Sg

  37. >caro Alberto, sono solidale con la tua iniziativa, sostenendoti con la nostra simpatia e facendo sentire la nostra voce a chi cerca di non udire. Ti ringrazio per tutte le persone splendide che ci hai fatto conoscere e per quelle che verranno. Baci Maria e Giuseppe

  38. Mario Argiolas - CUEC

    >condivido i contenuti della lettera aperta e penso che in fin dei conti
    l’Istituzione Regionale (e non solo) dovrebbe proprio limitarsi a esaminare con attenzione i progetti che nascono nel territorio, elaborati con serietà e autonomia da artisti e associazioni.

    Se questo non accade c’è da interrogarsi sul perché e chiedersi se quest’isola non sia condannata, contro la sua volontà, ad essere solo mercato di consumo di idee e prodotti elaborati altrove.

    Mario Argiolas

  39. Matteo Miavaldi

    >Per quanto possa valere, solidarietà da uno studente universitario domiciliato a Roma.

    “Intanto noi procediamo nella sostanza tralasciando, forse troppo colpevolmente, di coltivare amicizie politiche che ci possano rendere il cammino più agevole. Ma il nostro stile è quello di pretendere un confronto aperto sui progetti e non rinunceremo ad imporre questo paradigma fondamentale. Siamo certi della nostra differenza, della qualità delle idee. Riconsegnamo il problema della capacità di uno sguardo sull’intelligenza a chi istituzionalmente dovrebbe assumerne l’incarico: sta a loro essere capaci di vedere, non a noi di pietire finanziamenti che crediamo dovuti.”

    Questa dovrebbe essere l’unica strada da percorrere, insistete!

    Matteo Miavaldi

  40. Giovanni Dettori

    >irriducibile sussistente,

    ovvia la mia adesione e tutta la mia solidarietà al “progetto Asuni”, come la mia risposta – per quel che possa valere o contare – al tuo “grido di dolore”. Sennonché. temo che ti occorrerà a ssu mánku sa passéntzia de giobbe nell’attesa che dal palazzo del governatore arrivi una qualche risposta alla vostra lettera aperta: “.ma tu stai alla finestra e ne sogni, quando giunge la sera”.

    Se la giunta comunale di Asuni ha votato di destinare le sue risorse alla produzione di cultura, sembrerebbe che la giunta Soru, che pure all’inizio aveva sbandierato “la cultura al primo posto”, anno dopo anno abbia fatto di tutto e di più per affossarla riducendola al più a miserabili “circenses”, a esumamazione di cose morte, a festicchie strapaesane. Dalle dimissioni della Pilia ad oggi, vale a dire dal novembre del 2006!, l’assessorato è andato in vacca. Neppure i berluscones di Çerdeña erano arrivati a tanto. Né si può credere che tale ottusità sia dovuta a mancanza di fondi, dal momento che i nostri “amministratori” continuano a partorire figli e figliastri, primogeniti e cadetti. E tu sei, ben che ti vada di essere “riconosciuto”, un figliastro senza padri o padrini che contino appena un due di coppe, unu kakanídos, unu bannuléri. Ma, proprio per questo, a me piace il tuo inossidabile chisciottismo.

    Quanto ad una possibile ricaduta in termini di consenso, vuoi che gliene fotta a questo “barróso” governatore al silicio e ai suoi reggicoda in giunta e fuori giunta di una borgata di 397 abitanti sperduto tra le forre dell’interno, smagrito da endemiche migrazioni. Né più né meno quanto a me fotte delle morte anime, dei cani spenti di questa miserabile coalizione. E dei babbioni che in loro hanno “nutrito speranze”.

    In tempi non sospetti – gennaio 2004 – di questo avvento salvifico che allora si annunziava avevo scritto su Nuoro oggi: “.Tra annunzi e smentite, dalla catena del Corràsi si profila la dolina di mister Tiscali, ossia dell’imprenditore-di-successo incarnatosi in Renato Soru. Il quale fa sapere allo stremato popolo delle spiagge d’agosto che, se si candida, presenterà un suo menù ai cristalli liquidi. Non trascura, come si addice a un “homo novus” di accusare i vecchi partiti e, subito dopo, secondo rito, smentire. Restiamo pur sempre sul classico, o no?…”

    Sei anche il solo, ad oggi, assieme a Sandro Sarai, ad aver alzato la voce, ad avere scritto la lettera che ho sotto gli occhi, nel generale e sepolcrale mutismo – assenso/consenso? – dei nostri “chierici”. La cui unica virtù, e non da oggi, pare sia unicamente quella del tradimento dell’abiura e del torpore. Costoro non hanno bile -avrebbe detto il vecchio bilioso Arthur -: ma chi non ha bile non ha intelletto. E il foraggio delle cattedre resta sicuramente il più adatto per dei ruminanti.

    Di qui il tuo e il mio stupore per il fatto che ti siano arrivate “numerose lettere di intellettuali, scrittori” eccetera, che “esprimono inaspettata solidarietà”. Bene, per quanto lenti e tardi: a pústis mortos, komunikàtos .

    At tu, destinatus, obdura!…

    Con affetto
    yuànne

    verrua, 12 de tríulas duamizz’e sette

  41. >Resistere, Resistere, Resistere

  42. >Porca miseria, dobbiamo farci sentire, urlare più forte! Io ci provo inviando la notizia al mio indirizzario..ce la dobbiamo fare!!

  43. >Da estimatore del cinema, del nostro in particolare, mi rammarico che la vostra lodevole iniziativa non sia tenuta nella considerazione che merita. Esprimo la mia solidarietà e mi auguro che chi di dovere sappia porre rimedio.

  44. >In bocca al lupo.

    Michele Puddu

  45. >Speriamo bene

    Nicola Scanu

  46. Patrizia Caffiero

    >Faccio girare la lettera per mail e la pubblico sul mio blog…

    Come molti altri, sono innamorata del Progetto Asuni.

    Un abbraccio
    Patrizia

  47. >Mi viene voglia di iniziare questo scritto con ” Caro Alberto “.
    Condivido, anche con commozione, tutto quello che ho letto nella sua lettera da Asuni.
    Anche noi, molti, a Cagliari, siamo amareggiati dalle speranze che si erano improvvisamente accese ma che nel tempo sono proprio fuggite.
    Certamente, per chiarire la mia posizione, rivoterei Soru.
    Molte cose fatte in questi anni, hanno grande respiro e una prospettiva ben delineata. Ma io penso alla cultura, e non mi pare che questa dia segnali di alta qualità, o meglio, mi sembra che non dia i segnali che vorrei.
    Anche io ho acchiappato la speranza che mi ha permesso di respirare aria fresca, ma oggi, nonostante qualche spruzzata di aria di mare, che pur mi arriva, mi sembra che se possiamo sperare qualcosa, i nostri desideri sono però senza companatico.
    Sono contenta di aver letto la sua lettera da Asuni, sentendomi cosi meno sola.
    Grazie!
    Rosanna Rossi

  48. Carla Murtas, Oristano, "L'Arborense".

    >Carla Murtas, Oristano, “L’Arborense”.
    Sottoscrivo con grande partecipazione il suo appello. Mi sento di rigraziarla per quello che fa. Io ho avuto la fortuna di “ritrovarmi” la poesia in famiglia, famiglia che mi ha trasmesso il valore della cultura, l’amore per la nostra Terra e per il suo patrimonio che deve essere protetto e valorizzato con orgoglio.

  49. >I soldi!!!
    Riccardo

  50. >Piena solidarietà ad Asuni. Quanto spreco di denaro altrove… denaro che invece si potrebbe destinare a questa bella iniziativa.

  51. >Caro Alberto ,apprendo solo ora con dispiacere i problemi legati ai finanziamenti per il “festival”d quest’anno. Asuni, il progetto asuni mi ha permesso in questi ultimi due anni di poter accedere a una fruizione che definirei relazione ed inter-relazione con l’arte la cultura,che non fosse sbrigativa o da “ristorante”, come una cosa che paghi t siedi consumi e te ne vai. un approccio vero sentito .una festa ma non nel senso di uno spazio che fa dimenticare. un luogo vero, fatto di lolle, domus de janas, dei cibi e della gente asunese, contro tutti i non luoghi che stiamo creando nelle nostre città, nei nostri paesaggi e dove spesso la cultura viene “consumata”.
    Alla fine dei giorni trascorsi ad Asuni in vostra compagnia sono andato via pieno di suggestioni, spunti di riflessione che mi sono anche stati spesso utili.
    Vorrei dare anch’io il mio contributo e se qualcosa si puo fare contattami alla mia mail:
    nonnointifada@hotmail.it
    Un abbraccio a presto!
    Andrea.

  52. Francesco G. da Olbia

    >Eccoci,siamo qui per l’ennesima volta a ribadire il fatto che questa amministrazione regionale (da me votata), ha perso un’altra occasione per fare del bene, ok le grandi opere(quali?), ok il G8 alla maddalena(sarà un bene?)però il nostro lungimirante governatore che proprio perchè ha posto al centro del suo programma far conoscere e crescere “l’altra” Sardegna, non quella delle coste, dei vip ecc deve mostrare un minimo di coerenza anche perchè c’è in ballo non solo lo sviluppo di un piccolo paese ma soprattutto un evento culturalmete elevato invidiato non solo dai grandi centri isolani, ma forse anche dell’intera penisola. Renato ripensaci!!!

  53. Alessandra Zanelli

    >Ho saputo di questa lettera tramite il sito di Michela, e la sottoscrivo in pieno.

    In bocca al lupo!

  54. Giancarlo Sissa

    >Caro Alberto, sottoscrivo pienamente e senza incertezze di sorta la tua/vostra lettera aperta.

    Ne approfitto per mandarti/vi un abbraccio forte – un po’ confuso e incasinato da trasferte varie ma forte – e un caro saluto anche da parte di Valentina,

    Giancarlo Sissa
    poeta e educatore

  55. >Con la speranza di poter visitare Asuni quanto prima e trovarla ricca di eventi e voglia di diffondere cultura, aderisco con entusiasmo a questa petizione online. E chissà che altri (paesi o individui) non seguano questo esempio e trovino la forza per non scomparire e per inventarsi un’occupazione o un’attività quando tutto sembra senza speranza.

    Annalisa

  56. oscar de summa

    >non esiste rivoluzione se non quella interiore…ed è il poeta a stimolarla!!!
    sono a vostra disposizione per qualsiasi cosa che possa aiutare questo progetto!!!

    oscar de summa

  57. Paolo Trabucco

    >Caro Alberto,

    io ovviamente condivido la tua dichiarazione.

    La mia condivisione non conta granché, ma se pensi che possa essere utile in qualche modo usala come credi

    Paolo Trabucco
    (Cies-Ferrara – Vocidalsilenzio)

    Un abbraccio e buon lavoro

    Paolo

  58. >Aderisco.

    Luca Grasselli
    Bazzano (BO)
    http://www.pentagras.it

  59. >in bocca al lupo

  60. beatrice biggio

    >Aderisco.

    Beatrice Biggio, Trieste

  61. Sindaco di Asuni

    >Ringrazio i tanti che ci hanno manifestato la loro solidarietà. Non ci sentiamo soli. Il mio paese ha cinquemila anni e non vuole scomparire se i piccoli paesi come il nostro muoiono, e stanno morendo, muore la Sardegna , diventeremo un popolo senza storia. Vorrei abbracciarvi tutti.
    Sandro Sarai Sindaco di Asuni

  62. >A parte lo “sviluppo sostenibile”, ch’è ossimoro insostenibile, come giustamente fanno rilevare Pietro ed Elisabeth, condivido, aderisco e, per quanto possibile, sostengo la vostra battaglia.

    Sandro Martis

    (professionista… dell’antiglobal)

    sandro.martis@lillinet.org

  63. >Caro Alberto,
    in attesa di vederci di persona al più presto, anche se al momento mi è difficile fare programmi, volevo mandarti il totale sostegno di TERRORITMO per i progetti nati e
    nascituri ad ASUNI.

    Che la vita, senza poesia nel cuore, non è vita.

    Tienimi aggiornato, se c’è qualcosa che possiamo fare, anche senza un centesimo, lo faremo.
    Un abbraccio caloroso e accaldato, visto i 50 gradi che ci accompagnano da settimane.

    A presto,
    edi

  64. >Caro Alberto,

    Ti scriviamo con notevole ritardo, forse per paura di dire delle banalità, ma, indubbiamente, non possiamo che esprimere la nostra più sincera solidarietà nei confronti tuoi, di Nello, di Sandro e di tutti coloro che hanno contribuito a far nascere e a tener viva fino a oggi una manifestazione come quella di Asuni, tra le migliori ed interessanti che si svolgono e si sono svolte in Sardegna.

    Purtroppo il blocco dei finanziamenti regionali, a suo tempo da noi tanto applaudito, si è risolto in una redistribuzione peggiore e più scandalosa della precedente, segno che quella cultura che ha causato la fuga dei cervelli e di tante persone valide che poi, al di là del mare, hanno dimostrato il loro valore (te compreso), è ancora viva e vegeta anzi, regna incontrastata.

    Ciò che conta e sempre la frequentazione di certi politici, l’”accozzo”, l’accondiscendenza con chi detiene il potere.

    E la qualità?
    La qualità è ed è sempre stata un optional: se c’è bene, se non c’è chi sene frega!

    Ma proprio per questo, secondo noi, Asuni deve continuare, magari più in piccolo, ma con le sue forze e senza compromessi qualitativi, per poter affermare una cultura alternativa e sicuramente superiore a quella “di regime” e poter dire a testa alta, come ti diceva tua madre: “Noi non dobbiamo niente a nessuno!”, “ Poveri ma liberi”.

    A presto, Antonio Sanna Randaccio e Giuseppe Tamponi.

  65. >karo alberto….dal non troppo lontano est del nord est sono solidale con il vostro progetto forte della qualità delle idee e della poesia dei risultati…… queste vicende ci vedono resistere sullo stesso confine…tu sai che la nostra Stazione di Topolò si muove su binari simili…… e nonostante le asprezze della gestione….. un festival differente…… come lo chiami tu…… è tanto più necessario quanto più fragile…….. forza!
    antonella bukovaz

  66. Marco Bastianello

    >Si può fare qualcosa di concreto per sollecitarli, questi benedetti finanziamenti…una petizione, una raccolta firme?

  67. >caro marco,
    se lo facciamo adesso è un po’ tardi.

    C’è stato un cambio dell’amministrazione regionale alla cultura.
    l’assessora attuale è intelligente e sensibile…
    ma forse è troppo tardi.

    l’edizione dell’anno scorso è saltata
    e per quella di quest’anno vedo mancanza di tensione e scoramento negli abitanti.

    io non mi sento di tirare il carro da solo, con i denti…

    forse tutto finirà
    o rinascerà in altro modo…

    per ora sto a vedere

    ma ti ringrazio tantissimo per la sensibilità

    ciao
    alberto

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