ingenuo ed ottimista, ho l’attitudine a privilegiare sempre la buona fede… poi, a riportarmi con i piedi per terra, anzi, nel fango, scopro che la porcata c’è, sempre, e sporca tutto, anche le idee migliori…
quando imparerò a diffidare delle buone intenzioni e delle dichiarazioni di principio?

ecco: c’è un documento del 4 febbraio 2007 che annuncia che la presenza d’onore al Salone del libro di Torino è felicemente destinata all’Egitto!

Quali pressioni ha dovuto fare Israele per modificare questa decisione?

Quale faccia come il culo hanno dovuto esibire le istituzioni e gli organizzatori per annunciare la decisione di ospitare Israele?

Quale consapevolezza hanno di questo i sottoscrittori dell’appello?

Quale mancanza di coraggio hanno gli stessi a non ammettere di aver preso una cantonata, seppure (alcuni) in buona fede?

Quale pelo sullo stomaco si devono far crescere tutti costoro?
In nome di che cosa?
E cosa c’entra la letteratura in tutto questo?

 

qui il link del dibattito sul FORUM PALESTINA

qui il link del DOCUMENTO UFFICIALE che annuncia l’Egitto come ospite

cari scrittori firmatari, ripeto ciò che dicevo nel post precedente:

… Quanti di voi, che avete sottoscritto l’appello, hanno rapporti con gli scrittori dissidenti e pacifisti di Israele che, anch’essi totalmente israeliani, boicottano il sistema aggressivo e colonizzatore e vengono per questo messi a tacere? Quanti di voi sostengono gli scrittori israeliani che disperatamente si oppongono? Ho l’idea che non vi siate nemmeno posti il problema.
Ecco perché sostengo che questa firma sia troppo comoda, distratta, inconsapevole ed incosciente. Perché sostiene un governo, non una cultura. Un potere, non un popolo. Un brutto potere…. un brutto governo… colonialista e sanguinario… che violenta ogni cultura. Anche la propria.

La vostra è una firma ciecamente ‘coraggiosa’, che manca totalmente di coraggio e di sguardo.
E’ una firma superficiale che ci trascina in basso, che colpisce la dignità di due popoli: quello palestinese e quello israeliano insieme.
E’ una firma POLITICA, ma non ETICA, che conforta l’arroganza di un sistema basato sull’oppressione e sul potere economico, un sistema sostenuto da questa Europa ipocrita ed altrettanto arrogante.

E’ l’occidente, amici… il comodo e confortevole occidente…
e chi non ci sta, scenda dal carro.

avevo messo l’immagine di alcune banconote di Israele
sono sparite… vuoi vedere che se le sono riprese?

Se le avessero prese loro, non le rivedrò mai più. Se invece le ha prese qualcuno di voi scrittori, è pregato di riportarle qui immediatamente.

 

1 commento

  1. >Sono con te Alberto, come ho scritto nel blog di Michela Murgia…
    Contro la invereconda mistificazione che della vicenda se ne è fatta sui media, non ultimo Umberto Eco sull’Espresso, sempre più tuttologo senza cognizione di causa e colpevolmente superficiale.
    Paolo Maccioni

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