Continua il disastro ambientale e storico in Sardegna.
Nebida, un meraviglioso borgo minerario su cui è già in atto la violenza di un’amministrazione di costruttori di ecomostri, sta perdendo uno dei più importanti e  meravigliosi simboli di archeologia industriale.

La laveria Lamarmora, patrimonio dell’Unesco, ieri ha subito un crollo importante.

Non oso immaginare la tristezza di Sandro Collu, caro amico ambientalista di Nebida, che proprio quest’estate me la mostrava con amore e commozione raccontandomi come lì, su quelle spiagge allora intatte e meravigliose erano i suoi giochi d’infanzia.

La Sardegna delle coste è oggi amministrata da geometri e imprenditori spesso mandatari di piani speculativi, quando non direttamente coinvolti o interessati come investitori. Gli estremi, a mio parere, per l’applicazione di regole antimafia, di inchieste, e, se il caso, anche di provvedimenti giudiziari.

Sull’esempio di Olbia ed Arzachena, battistrada storici di cui non si parla più, ora casi come Teulada, il cui il piano viene approvato in una notte insonne appena prima che diventasse attiva la legge Soru sulla salvaguardia delle coste, come La Caletta, o violenze sul patrimonio storico archeologico come a Tuvixeddu, la più grande necropoli punica del Mediterraneo, sono solo alcuni degli esempi di una brutale spoliazione che offende ogni cultura ed ogni sensibilità.

Si dirà che la colpa è degli elementi naturali, che era ineluttabile, che non si poteva prevedere… intanto a noi resta il dolore per l’arroganza, l’ignoranza, il disastro che stiamo lasciando ai nostri figli.

1 commento

  1. >noooooo! tristezza rabbia dolore, questo e' lo stato d'animo per questo ennesimo disastro, ci spezza il cuore il crollo della Laveria di Nebida come quello di Pompei, Gela, L'Aquila ed altri. La rabbia è perché i nostri amministratori presi dai loro sporchi affari si disinteressano completamente della storia di questi luoghi e ciò che rappresentano per i cittadini. La Laveria e' situata in un posto bellissimo, Sandro immaginava un grande centro multimediale dove ospitare artisti e promuovere eventi culturali che avrebbero dato un valore più alto a questo luogo, in memoria di chi, in quel luogo, ha sofferto la fatica del lavoro in miniera. Noi proveremo a farci sentire dal comune di Iglesias, con lettere messaggi e quant'altro anche coinvolgendo gli amici di Nebida, perché provvedano subito alla restaurazione, dal momento che la stabilita' della Laveria risulta compromessa totalmente.

    un abbraccio forte
    Gina

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