Avevamo trent’anni di tempo per scrivere di questa notizia: dal 1993 al 2023. Infatti è normale che un poeta nato nel 1923 campi fra i settanta ed i cento anni… e nessuno si aspetta che viva oltre. Chi ama la poesia – e di riflesso anche la persona – finge di non saperlo, o lo dimentica… ma prima o poi succede e si prova comunque una sorta di dolore. La soluzione è fingere che non sia mai successo, leggere le sue poesie, e continuare ad amarla, a ringraziarla, a pronunciare il suo nome. Per continuare a farla vivere con noi: Wislawa Szymborska.

negli USA è la Giornata del ringraziamento
the Thanksgiving day.
Come non ricordarlo innalzando in coro
la preghiera di W. S. Burroughs?

* * *

“A John Dillinger con la speranza che sia ancora vivo.
Giorno del Ringraziamento. 28 novembre 1986”

Grazie per il tacchino selvatico
ed i piccioni viaggiatori destinati
ad essere cacati attraverso le sane
budella Americane.

Grazie per un Continente da saccheggiare
e avvelenare.

Grazie per gli Indiani che ci procurano
quel tanto di stimoli e di pericoli.

Grazie per le immense mandrie di bisonti da
uccidere e scuoiare, lasciando le
carcasse a marcire.

Grazie per le laute ricompense sui lupi
e i coyotes.

Grazie per il Sogno Americano,
da involgarire e falsificare fin quando
le nude menzogne non vi risplendano attraverso.

Grazie per il KKK.

Per gli uomini di legge che incidono
una tacca per ogni negro ucciso.

Per le rispettabili signore casa-e-chiesa,
con le loro meschine, smunte, sgradevoli,
perverse facce.

Grazie per gli adesivi «Ammazza un frocio in
nome di Cristo».

Grazie per l’AIDS di laboratorio.

Grazie per il Proibizionismo e la
Lotta contro la Droga.

Grazie per un paese dove
a nessuno è dato di farsi
i fatti propri.

Grazie per una nazione di spie.

Sì, grazie per tutti i
ricordi… va bene, facci vedere
le braccia!

Sei sempre stato un problema
e ci hai proprio rotto i coglioni.

Grazie per l’ultimo e più grande
tradimento dell’ultimo e più grande
fra i sogni umani.